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L’assegno per il figlio si paga anche d’estate

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Il caso: nell’ambito di un procedimento di divorzio promosso dalla moglie, il marito si è costituito alla prima udienza (senza difensore) chiedendo che il presidente escludesse il suo obbligo di contribuire al mantenimento della figlia per il mese di agosto in cui la bambina sta sempre solo con il padre.

Il caso non è infrequente.

Capita molto spesso che nei mesi estivi il genitore obbligato non versi l’assegno a favore dei figli ai quali ha provveduto in forma diretta.

La questione è stata recentemente trattata del Tribunale di Milano, sezione IX civile, che con sentenza del 1 luglio 2015, ha ribadito come non sia ammissibile alcuna riduzione o esclusione dell’assegno di mantenimento nei mesi estivi.

La ragione è semplice.

La contribuzione del genitore è determinata dal Giudice su base annua, in funzione delle esigenze della prole.

Il genitore sarebbe quindi tenuto ad anticipare in un’unica soluzione, anno per anno, l’intero importo fissato dal Giudice a titolo di mantenimento dei figli.

E’ solo per agevolare il genitore obbligato, dato l’onere rilevante a suo carico, che il Giudice può prevedere un pagamento in misura rateizzata, da corrispondere in via anticipata ogni mese.

Da qui la prassi dei Giudici di fissare l’assegno di mantenimento dei figli in dodici rate mensili.

 


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